Dormiveglia (Giovanna Iorio)

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Chi dorme non piglia pesci … ma scrive racconti. È il caso di Giovanna Iorio che pubblica per #tuchemiracconti di Regina Zabo  una raccolta di racconti brevi ambientati nella città di Roma. Dormiveglia  –così s’intitola la raccolta acquistabile in formato e-pub  abbinata alle musiche di Notturno Concertante –rappresenta un luogo creativo personalissimo dedicato a chi non riesce a prendere sonno. È in quel luogo neutrale che nascono i personaggi fantasiosi, a volte surreali e bizzarri che ci trasportano nel loro personalissimo mondo dall’atmosfera sospesa. Regina Zabo lo descrive così:

Un’atmosfera di sospensione del tempo e del giudizio, a metà tra il sonno e la veglia, che riesce a rilassare il lettore e trasportarlo in una sorta di universo parallelo, in cui la logica viene frammentata e i sentimenti fanno da collante. (dalla nota dell’editore)

La raccolta è suddivisa in quattro parti che prendono il nome dalle varie fasi del sonno: Onde Alpha -Tra veglia e sonno, Onde Theta- Sonno leggero, Onde Delta-Sonno profondo, Onde Lente Rem. La citazione in epigrafe è ovviamente quella di Murakami Haruki, tratta da “Sonno“. Chi segue un pochino Giovanna, infatti, ha imparato a conoscere il suo amore profondo per lo scrittore giapponese.

Deliziosi i racconti Onde Alfa leggeri, eterei, vaporosi, sembrano essere stati scritti con inchiostro di nuvola, appena li leggi ti si stampa sulla guancia la piega del cuscino e non vorresti alzarti più per non sospendere la lettura. Si aprono con “L’aroma del caffè“, protagonista di risvegli mattutini in corsa sul tram, sui taxi per le strade di Roma, artefice di incontri amorosi e sogni a occhi aperti. Si prosegue con “Ali” un racconto angelico che ci fa letteralmente levitare sul materasso in attesa di scoprire cosa accadrà alla ragazza cui sono improvvisamente spuntate le ali. “Carlo il calvo“prospetta, invece, un riscatto morale per tutti quegli uomini che hanno perso i capelli e non sanno di aver acquisito fascino… “GRAnde amore” è una parodia dell’attesa inscenata sul G.R.A. di Roma. Chi ha avuto la sfortuna di transitarvi, o meglio sostarvi, almeno una volta sa che in quelle code interminabili nelle automobili possono nascere amori, amicizie e drammi. È un tempo sospeso quello del Grande Raccordo Anulare proprio come quello del dormiveglia. La storia d’amore che ne nasce vi stupirà.Immancabili poi i gatti di Roma protagonisti al “Bar dei raminghi“…

Onde Theta si apre invece con uno dei racconti più belli per me: “Un pesce farfalla“. Delicati i sentimenti di questa narrazione, scorci consueti e quotidiani  ricchi di tenerezza. Le immagini di un malessere interiore prendono la forma di un pesce rosso nel bicchiere. Ci si sveglia ancora bagnati di sudore con la sensazione di aver dormito stretti nella propria tristezza. Succede che in questi racconti ci si metta improvvisamente a ballare un paso doble (I ballerini) e che non si smetta più o che un neo sul viso sia un punto interrogativo che s’ingrandisce e scompare come nel paese di Alice (Il neo). Che ci si ritrovi improvvisamente nel corpo di un’altra dopo che abbiamo tagliato i capelli (Capelli corti), che in una consueta giornata di lavoro siamo talmente colpiti dalla fisionomia di un volto da non riuscire più a tornare in noi (La faccia).

In Sonno profondo le narrazioni si avvicendano in complessità sempre più profonde toccando temi importanti e di difficile trattazione. Eutanasia narra la storia surreale di un vicinato anonimo in cui la protagonista è la morte.Un giallo che ha i toni grotteschi e suspence del racconto noir ci trascina per sei piani di scale in cima ad un appartamento… shhh! non posso dire nulla (I sei piani). Una donna, a sua insaputa,  si innamora dell’Uomo di pietra mentre sulla bellissima collina di Posillipo uomini, donne, famiglie si danno tutti appuntamento per festeggiare insieme La fine del mondo.

Onde Lente Rem è invece il luogo del sogno, del ricordo e dell’inconscio in cui la propria coscienza si trova a dover fare i conti senza altri intermediari che se stessi. In questo strano “condominio” vive Egidio che deve fare i conti con il ricordo della moglie morta e La neve nell’armadio, L’avvocato F. che ha un problema con la propria coscienza che si manifesta in tutta la sua crudezza (Coscienza sporca), Mohammed Jalla, per suo figlio L’uomo Ragno e un onorevole colpito dall’ebola a Montecitorio, protagonista della Cena africana che avrà un triste epilogo; infine nell’ultima “stanza” abita Viola, La ragazza dei sogni dai poteri soprannaturali che sa trasformare sogni e incubi in realtà.

La scrittura di Giovanna ha il dono della leggerezza, pur trattando temi e argomenti a volte difficili e pesanti la narrazione ha i tratti fulminei di uno svelamento improvviso conservando soavità e grazia. Il patto finzionale tra lettore e autore qui è ben saldo, non viene mai meno neppure quando si trova a dover seguire le bizzarrie surreali del sogno. Ci troviamo messi di fronte all’evidenza della vita però con quel candore  proprio di chi -come diceva Italo  Calvino, maestro del racconto breve – sa prendere la vita con leggerezza, che leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore.

n a n i t a


Giovanna Iorio vive a Roma. Prima ha vissuto ad Avellino, Dublino, Torino e per cambiare -ino in qualcosa di entusiasmante anche a Glasgow.
Quando può va a cercare quadrifogli e poi li regala ad amici o agli sconosciuti. Le piacerebbe, un giorno, sapere se i suoi quadrifogli hanno portato fortuna. Ama le coincidenze. Ha pubblicato diverse raccolte di poesie e haiku. Alcuni suoi racconti sono stati pubblicati da Storiebrevi e Feltrinelli. Quando le piace un’idea la porta nella sua città: a Roma ha realizzato le casette per lo scambio dei libri le Little Free Library, il Ponte dei libri, il Progetto Panchine, le PopStairs, il Muro della Gentilezza. Tutto questo non sarebbe stato possibile senza il cioccolato fondente.

Notturno Concertante: Lucio Lazzaruolo chitarrista e tastierista e Raffaele Villanova cantante e chitarrista. Dal ’94 Lucio Lazzaruolo e Raffaele Villanova compongono musiche che sono utilizzate da Rai International nei documentari della serie Radici (in onda su Raisat), da Raiuno (per la P.T. Productions) e da Canale 5 (La clinica degli animali). Inoltre hanno composto parte della colonna sonora del film “Il Natale rubato” con Patrizio Rispo.
Recentemente hanno musicato il documentario di Giorgio Diritti intitolato Con i miei occhi. Inoltre hanno sonorizzato vari racconti radiofonici della scrittrice Giovanna Iorio per Radio 3 Rai. Il loro ultimo disco si intitola Canzoni allo specchio.

 

 

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