“Le regole del controdolore ” è un libro che esce fuori dai sentieri abituali. È un autoritratto, un percorso a ritroso verso le radici dell’essere. Un peccato originale che giustifichi l’abbandono dell’Eden. La riconquista dell’età dell’innocenza è in ognuno di noi, ma in Nanita è un suono di corno nelle foreste della propria anima, popolata da cervi, daini, farfalle e alberi. Rifugio in cui la poetessa pare quasi essere rimasta in letargo, sospesa in un tempo indefinito, in attesa di un bacio principesco, di una liberazione.
In “ Le regole del controdolore” c’è in sordina, la voce delle favole dell’infanzia. Valentina Meloni dice della sua poesia, in un misto tra racconto popolare e fiaba: “ ha due ali e due piedi e un cielo per smarrirsi”. E ancora “non so se chiamarle poesie, non so neppure se siano stelle queste scintille di luce che ho raccolto nelle mani emergendo dalla notte”. Questi versi si possono spingere con un soffio e nello stesso tempo sono incisivi come la lama di un rasoio. Con semplicità si chiede che cosa sia la poesia e, con altrettanta naturalezza, arriva al centro del suo universo.
“I versi sono/ ali di farfalla/ scrivono nell’aria…”. Il mondo di Nanita è come l’ostia che diviene sangue, una continua metamorfosi di parole che diventano altro da sé. È alchimia ed è surrealismo. Il tutto è detto, qui sta l’originalità, con il piglio leggero di un racconto. Valentina è discreta, non si scrive in prima persona ma, in filigrana, per chi la conosce, c’è. Ben occultata nell’involucro delle parole.
(Emilio Paolo Taormina, poeta e scrittore)
Biografia autore
Emilio Paolo Taormina è nato a Palermo nel 1938, Sue opere sono tradotte in albanese, armeno, croato, francese, inglese, portoghese, russo, spagnolo e tedesco. È presente in antologie e riviste internazionali. Pubblicazioni recenti: Archipiélago, traduzione in spagnolo di Carlos Vitale, editore: Plaza&JanesEditores, Barcelona 2002; Magnolie, traduzione in armeno di HakobSimonyan, Erevan 2007; Lo sposalizio del tempo, Edizioni del foglio clandestino, Sesto San Giovanni 2009, ristampa ampliata 2011; Inchiostro, (racconti), Edizioni del foglio clandestino, Sesto San Giovanni , 2011; Le regole della rosa, Edizioni del foglio clandestino, Sesto San Giovanni, 2014. Su quest’ultima opera poetica Massimo Barbaro ha scritto una breve nota dal titolo Il bordo tagliente del silenzio.