C’ero soltanto./ C’ero. Intorno/ cadeva la neve
Sceglie uno degli haiku più belli- tra gli oltre ventimila scritti da Kobayashi Issa– Ada Crippa per aprire la sua raccolta “Eco di neve“. Un libricino di quelli preziosi come spesso accade per le raccolte delle edizioni LaVitaFelice corredato dalle incantevoli illustrazioni di Libera Ungaro. Poche parole per descrive esattamente ciò che è. Haiku, questo piccolo componimento che rasenta la perfezione della semplicità ha proprio la consistenza della neve. Si percepisce e subito si scioglie nella meraviglia dei mutamenti, dell’impermanenza, del mistero degli eventi.
Oh! che bel sole/Anche la neve canta/dissolvendosi
Leggero questo canto in cui le cose del mondo prendono posto. Ci sono i panni che danzano stesi alle ringhiere, un’orchestra d’ali tra i rami, pietre che riposano tra bambù, il melo che ride, il salice che s’inchina, la conchiglia d’avorio che suona il mare, gli ombrelli che danzano, la pioggia che suona, la neve che parla col sole, il cielo un palcoscenico fitto di ali danzanti o più semplicemente un acquerello vero.
Foglie cangianti/ai rami d’autunno. Eco di neve.
Succede così che anche la neve si scopre avere una voce. Ada Crippa la raccoglie con naturalezza, ne coglie tutte le sfumature e la sua eco… La neve non è solo d’inverno, si confonde nelle stagioni di mezzo… e così in primavera
Sopra i rami/ del ciliegio la neve/ come boccioli
ci coglie nello smarrimento di non sapere più in quale tempo siamo…
Fiori di pruno/ avvolti dalla neve./ Quale stagione?
ma solo per un momento, il Kigo poi ci riporta attenti all’orologio vivente della natura.
Forti sono i sentimenti Karumi in questi componimenti, quella leggerezza che incarna la bellezza poetica nella sua semplicità e Hosomi, la visione delicata e sentimentale; sempre volti a quel senso del mistero (Yugen) che avvolge le cose più piccole e apparentemente più insignificanti come ad esempio un fiocco di neve.
Arriva poi come arriva il vento Aware, la transitorietà, che tutto travolge portando con sé la matura comprensione degli accadimenti nel mondo. Lo insegna ancora Issa quando scrive: Ciliegi in fiore sul far della sera/ anche quest’oggi/ è diventato ieri.
Viene il vento/ e mi dice andiamo. /Respiro piano
Termina questa lettura come termina l’inverno, senza essercene accorti siamo al mondo come la neve che si scioglie sulle prime gemme.Ogni cosa passa, è transitoria ma la poesia lascia sempre una eco invisibile che avvolge di minute sensazioni la bellezza dell’esistenza.
Con lo sciogliersi della neve,
il villaggio è
tutto un grido di bimbi.(Kobayashi Issa)
[ n a n i t a ]
Ada Crippa è nata ad Agrate Brianza dove vive. Scrive poesie dall’età di otto anni.
Sue pubblicazioni:
“Antimenti”- antologia a tre voci (1989)
“Vele” – LietoColle (2007)
“Libero Suono” – plaquette PulcinoElefante (2004)
“Albero” – plaquette PulcinoElefante (2005)
“Tra l’aria senza forme”-Caosfera Edizioni (2016)
È presente in diverse antologie tra le quali: “Ti Bacio in bocca” – “Stagioni”- “Luce e notte” – “Milano verso Roma”- “Corale per opera prima”, Lietocolle; “Subdoli Voli” – Pragmata Edizioni; “Poeti Lombardi” G.Perrone Editore; “Donne si raccontano” – “Antologia otto marzo” – EditSantoro.
Ha ottenuto segnalazioni e premi in diversi concorsi letterari.
https://valentinameloni.com/2015/12/14/acqualuna/
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