A cosa serve la poesia?
C’è silenzio e silenzio. La facciata di San Bernardino è sola. Troppo bianca. Davanti al vuoto.
Con quella gru vertiginosa altezza che spunta dietro la facciata come l’ala di un angelo sterminatore.
Con l’architettura in ferro e oro che nasconde l’edificio vicino.
C’è silenzio nel vuoto.
Perché le case sono senza luce, prive.
E la loro assolutezza fa del silenzio una sospensione.
Poi lu boss – che si pronuncia ju boss – la vineria storica, strapiena di ragazzi e di ragazze, dove – dice Alessio – se potessi spremere le mura ne gocciolerebbe vino.
E, fuori, nell’area aperta, un cattivo altoparlante da cui esce, distorta dai bassi eccessivi, la voce di chi declama le proprie poesie, fogli in fila, fogli seduti in terra, in attesa del turno.
Ai 4 cantoni non passa nessuno, la gente è seduta ai tavolini. Chiacchiera. E’ gente giovane.
Una gran quantità di giovani tra
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