
Oltre al rapporto con le arti tradizionali della pittura e della fotografia, e con quelle della tradizione giappponese come la calligrafia, l’ikebana e la pittura sumi-e, l’Haiku si combina anche con altre forme d’arte, come la musica (ne abbiamo dato esempio in Gust of wind di Paola Venezia) la danza e varie forme di arte plastica: architettura, scultura, ceramica, arte tessile, arte cartacea, origami, ebanisteria, mosaico, ialurgia, oreficeria, gioielleria etc…Queste ultime sono meno comuni e, certamente, più difficili da riprodurre, ma sono altrettanto interessanti e seguono i criteri estetici comuni all’Haiga. In “Under the sea” Kazumi Karaki combina l’arte orafa, che prosegue la tradizione di Minoru Azama attraverso la tecnica della fusione a cera persa, con la poesia Haiku e la presenta in ventiquattro creazioni originali e quattro varianti linguistiche che hanno ognuna una propria armonia compositiva. Questo numero di Komorebi nn Italian Journal si pregia della traduzione spagnola di uno dei maggiori poeti di Granada, Pedro Enríquez e presenta per la prima volta al pubblico internazionale gli haiku dell’artista Kazumi Karaki.
Il numero completo di Knn n. 8 è uscito in forma cartacea e si può acquistare qui.
In “Under the sea” Kazumi Karaki combines the goldsmith’s art, which continues the tradition of Minoru Azama through the lost wax casting technique, with Haiku poetry and presents it in twenty-four original creations and four linguistic variants that each have their own compositional harmony. This issue of Komorebi nn Italian Journal boasts the Spanish translation of one of the greatest poets of Granada, Pedro Enríquez, and presents the haiku by artist Kazumi Karaki to the international public for the first time.