Manuale del perfetto cercatore d’alberi

“Non sono poche le persone che affermano di parlare con gli alberi e di ascoltare gli alberi. Ed è una buona notizia; nessuna malattia mentale, come talvolta ironicamente rispondo quando mi si chiede: “Anche lei parla con gli alberi?”. Ascoltare gli alberi vuol dire capire, vuol dire conoscere, vuol dire approfondire, vuol dire abbellirsi e arricchirsi, vuol dire espandere la capacità di sentirsi una creatura di Dio-o della Natura- nel mezzo di un pianeta che vive e pulsa e respira, a ogni suo battito.”
Così scrive Tiziano Fratus nella sua introduzione a questa piccola chicca: “Manuale del perfetto cercatore di alberi” e sembra rivolgersi proprio a noi parlalberi (termine coniato da me per indicare i facenti parte della mia pagina/ gruppo “Quelli che parlano agli alberi”). Senz’altro Tiziano può essere considerato un membro onorario dei parlalberi e scoprire quasi sei anni fa per caso tramite il blog HOMO RADIX  la sua persona e i suoi libri per me è stato ispirante come una scintilla divina che mi ha toccato e spronato a continuare nella mia ricerca personale di sensibilizzazione e di scoperta del mondo degli alberi. Ecco non voglio dire molto su questo piccolo grande libro, lo vedete in foto assieme a me perché mi ci sto affezionando,come accade per i piccoli piaceri che ci allietano la vita… certamente  non può mancare in una biblioalberoteca che si rispetti! Non voglio dire molto perché potrebbero bastare queste poche parole di Tiziano a introdurci nel suo mondo “di legno e radici” e vorrei continuare a far parlare lui…
“Questo manuale ha l’ambizione d’essere una guida pratica e al contempo filosofica per tutti coloro che vogliono allevare il cercatore d’alberi che riposa in loro, al di là del livello della propria istruzione, del tempo a disposizione per calarsi in mezzo alla natura, del fatto di vivere nell’alveo di una riserva naturale, nella Milano dell’Expo o nella Roma immobilizzata.”
 
Già eravamo stati incantati dal Sussurro degli alberi, Piccolo miracolario per uomini radice (Ediciclo editore) in cui Tiziano Fratus racconta la storia del paesaggio attraverso quelle degli alberi che ospita. Un titolo che per noi è tutto un programma… come si può non restare affascinati da una tale evocazione?

“Gli alberi sussurrano le loro storie, la storia delle loro cortecce, la storia delle loro fronde, la storia delle loro radici. E in queste storie sono sedimentate le storie del paesaggio che li ospita. E in questi paesaggi si compiono e si sono compiuti i destini di molti uomini e di molte donne. I secoli passano, talvolta anche i millenni e queste creature restano lì, aggrappate alle rocce, alla terra, crescono, occupano, deformano e invecchiano. Generazioni di esseri umani, di padri e di figli, di nipoti e di discendenti transitano sotto le loro chiome e si abbeverano nelle ombre, ristorano l’anima e azzerano il pensiero. Si siedono, toccano i legni, si lasciano invadere lo sguardo dai movimenti che il vento anima, accarezzano le foglie e i frutti, i semi e le ramificazioni. Un altro albero cresce dentro di loro e sono pronti ad ascoltarlo, ad ascoltarsi. Lì vibra il centro del mondo.”
Ora in questo libricino tascabile (di quasi 230 pagine), che potete portare con voi ovunque, sia che andiate a piedi, che in bicicletta, sia che viviate in città che sugli alberi, Tiziano ci sprona ad andare alla ricerca delle nostre radici. Radici ambientali, ma non solo: radici culturali, storiche, radici infantili, radici mitiche, leggendarie e millenarie, radici di cercatori quali ancora non abbiamo scoperto di essere.
La grandezza di questo libro sta nel riuscire ad avvicinare tutte le tipologie di persone a un percorso culturale a cui non siamo più abituati: le radici del mondo. Passando dall’individuazione della specie arborea fino alla sua contemplazione Tiziano ci sprona ad andare di persona a trovare i nostri patriarchi arborei, a cercarne di nuovi e a trovare da loro direttamente le risposte alle nostre domande.
“Gli alberi sono gli unici esseri viventi che ci possono accompagnare per tutta la nostra vita. Non solo: prima di noi sono stati accanto ai nostri genitori, e dopo di noi veglieranno sui nostri figli e sui nostri nipoti”
 
Ecco perché gli alberi sono le nostre radici ed ecco perché un viaggio al centro delle nostre radici è così importante, non solo per la consapevolezza del nostro proprio respiro ma per la meraviglia e lo stupore che il guardare il mondo con la prospettiva del cercatore di alberi ci può donare.
Alla fine del libro trovate i dodici monumenti della natura da non perdere in Italia, ecco che da piccoli spunti può nascere un turismo naturalistico che va a valorizzare un patrimonio arboreo di tutto rispetto. Se volete fare una vacanza alternativa dotatevi degli strumenti necessari al perfetto cercatore di alberi e partite alla scoperta di nuove mete e di nuovi verdi amici. Quali sono gli strumenti ve lo dirà Tiziano nel libro, io invece vi dico di leggerlo e di regalarlo ai vostri figli, perché imparino da subito il valore delle radici.
Altra cosa che ho molto apprezzato oltre a un mini-vocabolario alberofilo sono stati i suggerimenti di lettura contenuti nella bibliografia. Il libro si conclude con un taccuino in cui potete annotare le vostre scoperte arboree… Buona ricerca e come dice Tiziano “Buone radici”.
 [ n a n i t a ]
Recensione apparsa sul blog Quelli che parlano agli alberi nel mese di ottobre 2013

Tiziano Fratus è nato nel 1975 a Bergamo, è cresciuto in pianura padana e sulle colline del Monferrato e attualmente vive ai piedi delle Alpi Cozie, in un luogo più grande di qualsiasi città. In quindici anni di attività ha pubblicato una trentina di libri in Italia e in altri paesi, occupandosi di nuova drammaturgia e scrivendo raccolte di poesia e libri sulla natura. Ha fondato e diretto per cinque anni il Festival Torino Poesia e le edizioni annesse, che hanno dato alla luce 36 titoli di poeti che abitano e vivono il Piemonte.Visitando Singapore e le sequoie di Big Sur in California concepisce i concetti di “Uomo Radice” e “alberografia” che elabora in un ciclo di libri dal titolo Homo Radix pubblicati da vari editori, gli ultimi titoli usciti sono Il sussurro degli alberi. Piccolo miracolario per uomini radice (Ediciclo), il Manuale del perfetto cercatore d’alberi(Kowalski – Feltrinelli), l’illustrato per bambini Ci vuole un albero (Araba Fenice),Vecchi e grandi alberi di Torino (Fusta); firma la rubrica Il cercatore di alberi sul quotidiano «La Stampa» e ha collaborato con «L’Adige», «La nuova ecologia», «Terra Nuova», «Camminare», «Greenews».
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