Sono mesi che sto leggendo i libri di Emilio Paolo Taormina, avrei voluto scriverci una recensione, una nota di lettura, almeno qualche riga, ma mi è stato impossibile. Mi trovo nella condizione di dire, di scrivere, che tutto ciò che potrei dire o scrivere sarebbe superfluo. La pulizia di queste “code di cometa” -tali mi paiono le sue poesie- la luminescenza di questo tratto di scrittura è così inafferrabile, così impalpabile che non si riesce a decifrare. La lingua è un ago che cuce un tempo scucito. Il tempo stesso è inafferrabile, ogni atomo di parola contiene un’ora che viaggia nella sua personale solitudine. Malinconia, purezza, soavità, mare, ricordi, frammenti, ritmi, odori, profumi, assenze e presenze che si rincorrono sulle ali della poesia. Parole che compongono e scompongono le compagini temporali cucendole alla terra, ai luoghi e alle memorie; galassie di emozioni, lampi di esistenza che tagliano i cieli dell’immaginazione e del sogno, fulminei e indimenticabili.
Ho scelto dieci di queste comete da Lo sposalizio del tempo delle Edizioni del Foglio clandestino piccola indipendente e ispirata casa editrice, portata avanti dall’editore Gilberto Gavioli con passione e grande determinazione, di cui ho potuto apprezzare la qualità e l’originalità delle scelte di pubblicazione. La scelta è stata abbastanza personale, ho seguito il filo del tempo, ma posso dirvi che leggere questo libro (e gli altri di cui poi scriverò) mi ha arricchito di una bellezza tale che non oso soffermarmi su una poesia piuttosto che su di un’altra. I libri di Emilio Paolo Taormina ti aprono le porte a mondi che non ti appartengono ma è come se fossero tuoi. La bellezza della poesia senza tempo che è impensabile possa passare inosservata.
[n a n i t a]
****
dio
era donna
e partorì
la luna
le costellazioni
i pianeti
anch’io
vorrei
essere donna
partorire
la parola
che le comprende
tutte
****
talvolta
nella solitudine
davanti a me
viene a sedere
una donna
di sabbia
che le onde
del tempo
non hanno
consumato
*****
il tempo
è scivolato
così bene
nella poesia
che non si vede
****
nei tuoi occhi
scorre
un nilo verde
tra le tue ciglia
si nascondono
ibis
sono venuto
a bussare
alla tua porta
mi hai chiuso
il cuore
ti ho carezzata
con le parole
ti ho stretta
tra le mie mani
come grappoli d’uva
nel mio sangue
sei mosto e vino
****
l’uccello
del tempo
ha ali
robuste
non si stanca
mai di volare
***
la pioggia
è una bambina
che corre
a piedi nuda
cigola
la porta
del vento
la stanza ha pareti
di nuvole
le lancette
del pendolo
mi cuciono
con ago e cotone
tutto è fermo
una sabbia
impalpabile
come il tempo
copre ogni cosa
***
la follia
è una donna
che va nuda
per la notte
non so
dove inizia
e finisce
la strada
mi perdo
in un filo
d’erba
voglio
che il rosso
inondi
la seta
delle brezze
voglio
che la sabbia
e le clessidre
restituiscano
il tempo
***
i fiori in autunno
sono più profumati
sul ramo più alto
della mia anima
splende
una mela rossa
*****
sei magnolia
nel giardino
del ricordo
la tua assenza
ha mille radici
che mi stringono
il petto
****
tutta la notte
è il ragno
dell’insonnia
a tessere
la tela
della tua assenza
*****
Biografia autore
Emilio Paolo Taormina è nato a Palermo nel 1938, Sue opere sono tradotte in albanese, armeno, croato, francese, inglese, portoghese, russo, spagnolo e tedesco. È presente in antologie e riviste internazionali. Pubblicazioni recenti: Archipiélago, traduzione in spagnolo di Carlos Vitale, editore: Plaza&JanesEditores, Barcelona 2002; Magnolie, traduzione in armeno di HakobSimonyan, Erevan 2007; Lo sposalizio del tempo, Edizioni del foglio clandestino, Sesto San Giovanni 2009, ristampa ampliata 2011; Inchiostro, (racconti), Edizioni del foglio clandestino, Sesto San Giovanni , 2011; Le regole della rosa, Edizioni del foglio clandestino, Sesto San Giovanni, 2014. Su quest’ultima opera poetica Massimo Barbaro ha scritto una breve nota dal titolo Il bordo tagliente del silenzio.
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