Ophelia guardava
quei gigli nell’acqua e
-fragile lei-
li voleva sfiorare…
Cadevano petali
dagli occhi di pianto
(e solo la Luna
poteva ascoltare)
cadevano stelle
dal cielo ormai spento,
di Ophelia
era il canto
il suo canto d’amore.
Ophelia guardava
i suoi fiori nell’acqua
e l’acqua i suoi fiori
voleva rubare…
Ophelia
-dal corpo di giunco-
dormiva… Ophelia
dei gigli
rubasti il chiarore…
(Valentina Meloni)