
esisterà un sogno sognato
in cui ci siamo spogliati
delle pesanti corazze di poeti
e ci siamo detti il lutto dell’esistenza
un attimo in cui i nostri fiati
si sono mischiati ai sospiri del vento
le mani intrecciate per non perdersi
gli occhi inchiodati agli occhi per ritrovarci
esisterà un sogno sognato in cui
ci siamo scambiati la malinconia
tu la mia ed io la tua in cui ci siamo nutriti
solo di sguardi — affamati come lupi di branco —
in cui abbiamo fatto dei boschi rifugi
in attesa di concerti silenziosi
di carezze di neve nelle mani assetate
ho fatto mio il pensiero d’una piccola casa
di un fuoco sempre acceso di una tana
tra gli abeti lontana dalle nostre vite
lì solo il crepitio del silenzio e le nostre
anime nude al chiarore della fiamma
la danza delle ombre sui corpi e il mondo
che si ferma dietro ai vetri sulla nuca i tuoi respiri
i battiti veloci che gonfiano le vene solo noi
dentro una notte accesa e senza tempo
inedito, 2016
nanita