On line il numero XVI di Diwali – Rivista contaminata a tema “Abito oscuro”…
«C’è una porta socchiusa davanti a noi che ci suscita allo stesso tempo curiosità e terrore. Il nostro intuito ci segnala che “oltre”, saremmo al cospetto di una realtà inquietante; così, attratti e impauriti, esitiamo sulla soglia, timorosi di varcarla. Ma ecco che questa, all’improvviso, si apre e ci troviamo al cospetto di una sfilata di moda, a cavallo degli anni zero, una collezione di successo, frutto del sodalizio tra la giornalista Isabella Blow e lo stilista emergente Alexander McQueen (Flavio Scaloni). […]
D’un tratto sentiamo delle grida di incitamento e davanti ai nostri occhi si materializza la scena di una corrida. Siamo nella Granada della prima metà del ‘900 di Garcia Lorca, poeta cantore dell’innocenza, dell’eros e della morte, vittima di assassinio e destinato, nelle intenzioni dei suoi uccisori, alla damnatio memoriae (Valentina Meloni).

dipinto di Christina Gaillard
Ma, di nuovo, un’altra entità prende forma, mentre ancora abbiamo nelle orecchie lo scoppio della guerra civile spagnola: un nuovo conflitto si è consumato, questa volta la Seconda Guerra Mondiale, contribuendo ad influenzare la pittura informale di Hans Hartung (Gioele Marchis), con i suoi segni neri come sciabolate, deflagranti come l’esplosione di una granata.
Un fumo denso riempie adesso l’ambiente e, man mano che si dirada, ci si palesa una diversa ambientazione: sotto lo sguardo millenario della stele funeraria di due sorelle ateniesi, Demetria e Pamphilè, sono rievocati gli antichi riti legati a Demetra e sua figlia Kore/Persefone (Simone Scaloni) e il connesso ciclo di morte e rinascita della terra, mentre all’orizzonte si intravedono navi alla deriva e si odono urla disperate di marinai affamati… Ci assale, quindi, un brivido di orrore: laggiù, lontano, su quegli scogli o su quelle imbarcazioni di fortuna, come “La zattera della Medusa” raffigurata da Géricault, si sta consumando la cosiddetta “usanza del mare” (Giuliano Conconi), cioè la pratica del cannibalismo tra naufraghi. Le grida mutano in un canto funebre e davanti ai nostri occhi sfila un corteo, mentre qui e là baluginano immagini, alfabeti, opere modulari, in un ciclo continuo di decomposizione e ricomposizione: è l’ultimo saluto all’artista greco Jannis Kounellis, deceduto di recente e a cui anche Diwali (Lucio Costantini) vuole rendere omaggio, per tornare dove tutto è cominciato. […]»
Alessandra Carnovale introduce così la rubrica InSistenze di saggistica in cui compare, dopo il bellissimo racconto, a cura di Flavio Scaloni, sull’amicizia tra Isabella Blow e Alexander McQueen, il mio saggio “Federico Garcìa Lorca – Il teatro della morte” (pag.12.).
Seguono i contributi di InVerso e il Focus Haiku di Dona Amati -Tra talento e scandalo- su Izumi Shikibu. E ancora, nella rubrica InStante, i profili decomposti di Ade Santora, gli scatti nell’ex manicomio di Volterra di Natascia Aquilano e i volti senza volto del mondo gotico e bizzarro di Bactrian Arts.
Dopo le rubriche InMobile con L’Universo parallelo di Sara LOmbardi in InContro Laura Di Marco presenta Il Salone del Lutto. Per finire InDicazioni con le Novità editoriali di Nero press, Sinestesie dell’Io di Daniela Cecchini e gli Haiku dell’Inquietudine di Giovanna Iorio che ho letto per voi.(pag.78)
Chiudendo con InAscolto il podcast “Art Talk”.Recensioni artistiche dai critici d’arte Edward Goldman e Hunter Drohojowska-Phil.
Leggete e scaricate tutto il numero dalle intense atmosfere noir a questo link, e se vi è piaciuto non dimenticate di sostenere la libera diffusione del magazine gratuito Diwali-rivista contaminata con una donazione.
In questo numero (in ordine di apparizione) trovate: Flavio Scaloni, me, Gioele Marchis, Simone Scaloni, Giuliano Conconi, Lucio Costantini, Davide Cortese, Catia Dinoni, Roberto Marzano, Francesco Vico, Fabrizio Giulietti, Tina Caramanico, Dona Amati su Izumi Shikibu, Ade Santora, Natascia Aquilano, Bactrian Arts, Sara Lombardo, Laura Di Marco, Domenico Pisana.
buona lettura e buon ascolto
nanita