La poesia e il vento

Un haiku che evoca la suggestione del vento. Ho scelto di abbinarlo a “La raffica di vento nella risaia di Ejiri”, una stampa di uno dei più grandi artisti giapponesi, Hokusai (1760-1849).
L’incantevole paesaggio alle pendici del Fujiyama incornicia la scena: fogli bianchi che volano tra le risaie, contadini giapponesi, in chimono e cappelli di paglia. Il vento porta via fogli e cappelli che volano in aria assieme alle foglie.
La raffica di vento nella risaia di Ejiri di Katsushika Hokusai

La raffica di vento nella risaia di Ejiri di Katsushika Hokusai

Katsushika Hokusai (Edo, ottobre o novembre 1760 – Edo, 10 maggio 1849) è stato un pittore e incisore giapponese, conosciuto principalmente per le sue opere in stile ukiyo-e.
Artista eccentrico e meticoloso, deve la sua fama principalmente alle stampe, nonostante rimase attivo nel campo della pittura come in quello della grafica. In una carriera lunga più di sessant’anni esplorò varie forme d’arte cimentandosi nella produzione di xilografie a soggetto teatrale, di stampe augurali a circolazione privata (surimono) e, negli anni trenta dell’Ottocento, di serie paesaggistiche, come dimostrano le opere Vedute di ponti famosi, Cascate famose in varie province, Cento vedute del Monte Fuji e Trentasei vedute del Monte Fuji.
A causa di una serie di problemi famigliari, dovuti soprattutto alla sconsideratezza di figli e nipoti, visse per un certo periodo nella povertà estrema, situazione che lo portò a pubblicare una serie di manuali didattici per principianti e professionisti, quali Brevi lezioni di disegno semplificato e i Manga. La sua passione per il genere letterario, nata probabilmente durante l’adolescenza quando faceva il fattorino per una biblioteca ambulante, lo spinse a scrivere e illustrare uno svariato numero di libri gialli e di racconti per donne e bambini, oltre ad occuparsi dell’illustrazione di grandi classici della letteratura. Fu inoltre un eccellente poeta di haiku.
I suoi lavori furono un’importante fonte di ispirazione per molti impressionisti europei come Claude Monet e post-impressionisti come Vincent Van Gogh e il pittore francese Paul Gauguin. Nei diversi aneddoti relativi alla sua vita si racconta che abbia cambiato residenza più di novanta volte e che avesse l’abitudine di modificare continuamente il nome d’arte.

 

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