
fotografia elaborata da Alberto Clapis
La mia bambina
è un’immagine sfocata
ma così viva dentro
che scolora
in lampi d’estasi
e accende fuochi di linfa
nei datteri dei giorni
nessun battito di ciglia
nessuna ruga nuova
s’imprimono al riaffiorare
di un sorriso,
di un segno d’esistenza
sui sacri rotoli dei nadii
ogni foglia, ogni cosa è polvere
eppure persiste -caparbia-
a farsi luce.
(Valentina Meloni)
I Shastra Naadi si possono considerare dei “trattati di energia canalizzata”. Si tratta di un sistema di predizione usato, per molti secoli, risalente a migliaia di anni fa, almeno 4000 anni, depositato da uomini santi, i Rishi, che hanno raccolto, su rotoli di foglie di palma, le conoscenze riguardanti eventi futuri del mondo. Tali rotoli sono stati redatti in sanscrito, lingua in uso nell’antica India. Quando, con il passare del tempo e l’usura, le foglie hanno iniziato a rompersi, i governanti Tanjore hanno incaricato una serie di studiosi di trascrivere i testi su nuove foglie di palma le “ola” .
Questa pratica di divinazione o di antica astrologia, che si basa su complesse procedure, si svolge ancora adesso, in particolare nel Vaitheeswarankoil, nei pressi di Chidambaram nel Tamil Nadu, uno stato nel sud dell’India.