Sto aspettando dei libri…
Sì, quando scrivi è un po’ come se stessi portando avanti una gravidanza senza tempi prefissati, sei continuamente gravida di parole: le culli, le nutri e poi le figli. Arriva una separazione, prima o poi arriva, anche quando non vorresti, lo senti. Certo, quando pubblichi un libro e lo dai in stampa lasci andare le tue parole-figlie in mezzo al mondo e non sono più tue, proprio come i figli che sono del mondo…
Ma non serve neppure pubblicarle, te ne separi comunque prima o poi; quando le hai partorite, le allatti ma inesorabilmente le lascerai andare. Anche quando le chiudi in un cassetto pensi che siano al sicuro e non ti rendi conto invece che pure lì hanno vita propria…
Nanita
Sono parole che lasciano sì il nido, ma restano sempre legate dal cordone dell’ amore
materno
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Rodrigo
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Grazie del bel pensiero… Rodrigo
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