Il vento africo tiene in pugno il crepuscolo con raffiche furiose. Le sue dita passano tra i fili d’erba tenera piegandoli in setose onde verdeggianti. La mimosa s’inchina al freddo, i suoi piccoli soli spargono l’ultima essenza alle stelle.
giaggioli porpora — dondolano le antere colme di pollini
Le prime rose si stringono in boccioli d’inchiostro. La notte scioglie un diluvio di nero su tutti i colori, ammutolisce le tane e gli occhi dei gufi. I sogni sono clandestini silenziosi. Non si fermano al confine. Si alzano impetuosi assieme al vento.
non c’è pietà per un cuore che soffre in primavera