Caro Giuseppe, leggendo la tua nuova raccolta poetica “Nutazioni” mi sto rendendo conto del significato delle parole, del significato del silenzio. “Le attese che contano”1 che tu citi in “Screensaver” in realtà sono davvero poche, non ci avevo mai davvero pensato prima…Attendere se stessi val la pena sino a quando non ci “si ritrova ad appendere la faccia pulita e rifatta allo stranito simulacro di un vecchio2. Io, caro Giuseppe, non voglio diventare un salvaschermo, voglio invecchiare morbidamente con i miei chili di troppo e le mie rughe, con la mia pelle che si farà flaccida a parlare per me una vita inenarrabile.
Anche a me “hanno strappato la mia veste bambina“3, a me e a tanti altri, per questo-come magistralmente tu racconti con la poesia-“non ci resta che stare seduti sul cuore/fermarsi di nuovo/ a sentire il suo passo“4. Perchè? Pechè non si può, non si deve “morire dietro pensieri murati“5,rinchiusi, carcerati, insultati.
Ascoltare il passo del cuore, per chi “coltiva nascoste radici in cielo“6 deve risultare naturale, eppure ricordo bene la tua timidezza che staglia parole poetiche senza coglierne, trovando “solo rarefatti imbarazzati silenzi”.7
Quei silenzi rari che fanno arrossire da chilometri di distanza e quegli echi lontani di interminabili pensieri appoggiati sul ciglio della delicatezza. La tua.
Sei “parola che abita in un bisbiglio“8 “in fuga dal dubbio d’esistere“9. E sì!”Sei” te lo confermo e te ne vai in giro, umilmente, con “spicchi di cieli tra i rami” 10 ondeggiando timidamente (come solo i timidi sanno fare), indietreggiando, bisbigliando, tremulo come farfalla in volo.
Già di questi tremolii ci facesti dono con “Farfalle nello stomaco” (Edizioni Ismeca libri), ora le tue nutazioni sono i moti dell’anima più o meno inquieti, nutazioni, mi spieghi, è un termine astronomico che denota un “tremolio innato”, come quello che alimenta i quotidiani moti interiori.
Di moti interiori si parla in questa raccolta, comuni a milioni di persone e universalmente descritti da te con la parola poetica. Nutazioni e anche mutazioni, quelle interiori originate da stati d’animo variabili, da quel tremolio comune a chi sa che può cadere, a chi sa che l’equilibrio dipende da molteplici fattori il più importante dei quali resta sempre il passo del cuore…
Il dono del ritrarsi è virtù di poche elette anime, forse per questo “rivesti il sentiero di immagini bambine“11. Il tuo scrivere è incubazione di “semi in attesa tra le radici del cuore“12… L’attesa, ancora lei, che meraviglia! Per quanta fretta potremmo avere dovremmo sempre preferirla,infatti, tanto magggiore è la fretta, tanto più l’attesa sarà preziosa. Attesa di “un ricamo che fiorisce sul velluto della sera”13 e mentre “la mente […] scompone bouquet di asfodeli“14 me ne andrò anch’io “accoccolata ad una lacrima“15 “sul ciglio dell’inverno” fin quando “la stella del mattino/ tre volte pungerà,/ ci scalderà e ci stordirà/ ci guarirà.“16
“La donna vendeva merletti sul ciglio della strada“17 allora, come ora, il cuore è abbandonato, allora come ora “sfiorino le mie narici profumi sempre nuovi“.18
(Valentina Meloni)
Note
1Citazione da “Screensaver”pag. 19
2Citazione da “Screensaver” pag.19
3Citazione da “Eclissi”pag. 32
4Citazione da “Eclissi” pag.32
5Citazione da “Cattività”pag. 29
6Citazione da “Contrappunto” pag.9
7Citazione da “Sottovuoto” pag. 31
8Citazione da “Spiragli” pag.43
9Citazione da “Spiragli” pag.43
10Citazione da “Sogni d’acqua” pag.5
11Citazione da “Sentieri” pag.12
12Citazione da “Incubazione” pag.10
13Citazione da “Librazioni” pag.55
14Citazione da “Buchi neri” pag.20
15 Citazione da “Ciglio d’inverno” pag.21
16Citazione da “Via Crucis” pag.40
17Citazione da “Corrispondenze” pag. 16
18Citazione da “Corrispondenze” pag. 16
Grazie di vero cuore cara Valentina per questi apprezzati scambi di pensieri, espressi con delicata e raffinata sensibilità .. per la preziosa
condivisione poetica ed amicizia .. ti abbraccio forte
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